Rilflessioni dal diario

SULLE SEPARAZIONI, ABBRACCI, DOLORI

Le separazioni non sono necessariamente un dramma.

Sono dolorose perche’ non siamo mai stati educati a viverle. noi siamo stati abituati a stare uno sopra l’altro, appiccicati, a stare sempre insieme, a essere inseparabili.. siamo italiani d’altronde, latini, amiamo il contatto fisico, siamo un popolo allegro, burlone, troppo burlone. siamo un popolo fragile, che ne ha viste tante nella sua storia, invasioni, dittature… siamo fragili e smarriti e abbiamo bisogno semplicemente di vere carezze e veri abbracci.

Fondamentalmente siamo gia’ soli, siamo soli davanti allo specchio , soli con la nostra coscienza, soli con la nostra anima. io ho sempre avvertito un grande disagio, un isolamento di fondo, che in fondo lo spazio per la mia persona fosse veramente molto limitato. questi famosi abbracci che vorremo tornare a darci… mah , forse invece gli abbracci che potremo darci quando potremo saranno molto piu’ pieni e consapevoli dei tanti abbracci che ci davamo prima che sono comunque il nostro passato. tutto questo ci deve unire ancora di piu’ , e’ un esperienza collettiva, che poi ognuno ha reagito a modo proprio, in questo ci separa. siamo separati, ma siamo uniti dalla nostra bandiera ad esempio, dalla nostra costituzione, dai nostri valori comuni, ecc.

Ma ad un certo punto tanta troppa nostra vita era diventato un semplice automatismo e le cose, quando gli automatismi non sono a loro favore, perdono di valore. tutto diventa scontato, poi lo stress, la frenesia le ansie , problemi, i lavori da schiavi, e chi ha tento per concentrarsi davvero nel dare un vero abbraccio di quelli che innalzano la temperatura corporea. stare insieme in un modo in cui i bisogni piu’ profondi non vengono soddisfatti non e’ necessariamente una cosa positiva, specie a lungo termine, ci si ammala , si soffre, la nostra anima soffre. tante volte per la paura di dire di no si resta bloccati in tante situazioni, tante volte ci si resta invece al contrario per soddisfare il proprio ego e non ci si guarda nemmeno negli occhi con l’altro e dell’altro.

Non che prima fossimo mai stati uniti o liberi appunto, questa volta possiamo rischiare di diventarlo davvero gradualmente. aumentare la consapevolezza sulle tante tematiche profonde che si sono sempre rimandate per la paura ma ormai ce le abbiamo davanti. Il cambiamento , l’evoluzione, nonostante siano fatti naturali spaventano, perche’ implicano maggiori sforzi di energia, e il corpo umano tende per istinto al risparmio di energia, e’ la ragione e il cuore anche che ci spingono in avanti , a fidarci prima di tutto della vita. a risentire quel legame come un istinto materno, senza farsi troppe domande o chiedersi troppi perche’ come fanno i bambini, si e’ legati alla vita punto e basta e ci si fa guidare da essa. poi devono subentrare la ragione, la consapevolezza a far capire sempre di piu’ crescendo il significato di tutto questo, per trovare nuove modalita’ per continuare a vivere quel legame in forme nuove.

E’ molto doloroso tutto questo, ma anche molto emozionante , forse anche per questo e’ doloroso, perchè fondamentalmente nessuno ci ha mai raccontato veramente bene come gestire le nostre emozioni, spesso non ci e’ nemmeno mai stato spazio per esprimerle. La societa’ ha preso una piega sempre piu’ tecnica e materiale , a sfavore del sentimento della ragione delle tematiche della profondita’. le promesse elettorali, gli slogan, il tutto e subito, i due clic, i divorzi sempre piu’ brevi, tutto sempre piu’ ridotto, piu’ compresso, tutto su questo cellulare, tutto su questo social network. la pancia, l’immediato, mai una visione profonda potente vera a lungo termine, una saggezza e una forza capace si andare oltre il contingente, poca immaginazione e poesia per dare slancio alla vita e alla natura che ci da gentilmente ospitalita’. ma non diamo stati molto gentili e che siaml spesso sgraditi ospiti la natura non si fa scrupoli o problemi a ricordarcelo.

Ho lavorato sempre molto tutto queste tematiche nella mia arte, avendole rischiate e sofferte molto prima nelle corso della vita, e avendone necessita’ di reinserirle in quadro in cui i miei occhi potessero vederle in nuove prospettive e nuovi colori. I colori della vita che la vita ci dona ma che restano suoi e noi prendiamo in prestito ma che dobbiamo semplicemente ringraziare ed onorare ogni giorno. ❤️

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